Minestrone alla genovese. Quanto ne ho mangiato da piccola! Lo so può sembrare strano ma da bambina non ho mai fatto storie per mangiare verdura e frutta! E anche oggi ne sono golosissima.  Nei miei libri di ricette liguri ho trovato tante versioni di minestrone alla genovese addirittura una con le acciughe (strano vero?).  Io ho seguito la ricetta tratta dal libro “Pesto” di Sergio Rossi.

Ho usato un tipo di pasta che si chiama bricchetti (in genovese significa fiammiferi) che sono praticamente piccoli spaghetti spezzati. Altro formato perfetto sono i taglierini o lo scucuzzun (delle palline) il cui nome pare sia una contaminazione genovese della parola couscous.  Questi tipo di pasta li ho trovati nel marchio Moisello ma ho visto in internet che viene venduta anche online nel caso voleste provarla.
Preciso che non ho alcun collegamento/collaborazione con la Moisello.


MINESTRONE ALLA GENOVESE 

TEMPO PREPARAZIONE 20 minuti
TEMPO COTTURA 30 minuti
PORZIONI 3 persone

INGREDIENTI
fagioli borlotti freschi
patate
sedano
cipolla
zucchini
carote
zucca a pasta gialla
lattuga bietole  cavolo cappuccio
olio extravergine oliva
Parmigiano Reggiano
sale
pesto

PREPARAZIONE

  • Sgranate i fagioli e metteteli a cuocere in pentola a pressione con acqua salata per circa 15 minuti.
  • Quando saranno morbidi aggiungete le patate e la zucca pelate e tagliate a tocchetti.
  • Verso metà cottura inserite il sedano a dadini, le bietole o la lattuga a striscioline, la cipolla e gli zucchini a fettine e dadini.
  • Continuate la cottura senza coperchio per altri 10 minuti.
  • Aggiungete ora la pasta e fate cuocere sino a cottura della pasta
  • A fuoco spento versare il pesto e condite con il formaggio e l’olio.

minestrone alla genovese

NOTE: Le quantità non sono indicate perché dipende dal numero di commensali. Io per tre persone vi consiglio: 2 patate grandi, 4 o 5 zucchini, un piccolo gambo di sedano, 2 carote, 1 cipolla, 300 g di fagioli borlotti, 100/200 g di zucca, 1 piccola lattuga o 2 mazzetti di bietole o ancora un piccolo cavolo cappuccio. Poi potete modificare le proporzioni a vostro piacimento.

La ricetta originale prevede una cottura lunghissima, anche 2 o tre ore, io ho abbreviato i tempi usando la pentola a pressione. Di nuovo secondo tradizione tutta la verdura andrebbe tagliata a dadini. Nel libro che ho consultato viene consigliato di usare il pesto senza pinoli, io però ho usato quello tradizionale e non ho notato cattivi sapori o altro. Quindi potete scegliere la versione che volete.

Se usate i fagioli secchi metteteli a bagno la sera prima in acqua fredda. Potete aggiungere l’olio a freddo prima della cottura oppure anche dopo. Io di solito preferisco condire fuori dal fuoco per gusto personale. In estate può anche essere mangiato freddo.

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Minestrone alla genovese
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Mi piace far da mangiare, camminare in mezzo alla natura e ascoltare il suono delle onde del mare. Non so resistere al profumo dei vecchi libri e adoro il tè. Amo follemente i gatti e sono innamorata pazzamente della mia Liguria. Vivrei costantemente con la fotocamera al collo.

9 Comments

  1. Il confort food per eccellenza! Devo provare questa versione alla genovese! Baci

  2. Ciao Ema, passavo di qua per caso e ho pensato di autoinvitarmi a casa tua. Che dici? 😁

  3. Lucia Antenori Reply

    Mi piace lo stile delle tue foto! Ottima anche la ricetta!

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